Carie. Un problema da donne?
Non bastavano i dolori del parto, i fatidici 5 giorni al mese e le frustranti diete, anche i dentisti hanno cattive notizie per le signore.
La parodontite è una delle malattie più diffuse al mondo, più del 40% della popolazione mondiale ne è affetta. Si tratta di un’infiammazione delle gengive e delle ossa della mandibola e della mascella. I primi sintomi di questa malattia sono il sanguinamento delle gengive o un’infiammazione localizzata delle gengive che, non riconosciuta e curata in tempo, si diffonde velocemente intaccando prima la stabilità dei denti che cominciano a "dondolare" fino ad arrivare alla loro caduta. La parodontite è una malattia così seria che in alcuni casi porta il paziente a rimanere completamente edentulo in un anno o due.
Cosa causa la parodontite?
La parodontite può essere causata da diversi fattori. Il primo fattore sono sicuramente microorganismi presenti nel nostro cavo orale che si accumulano a causa di una cattiva igiene orale. La causa può essere anche genetica o influenzata da cattive abitudini come il fumo, alcol, l'uso di alcuni farmaci o stress.
L'infiammazione prima danneggia il legamento parodontale, estendendosi fino all'osso intorno alla radice del dente. Di seguito si vengono a formare le sacche parodontali, spazi tra i denti e la gengiva. Queste sacche sono il posto ideale per la formazione di batteri che con la loro azione permettono la diffusione della parodontite.
Esistono due tipi di parodontite; cronica o aggressiva. Durante la visita si può definire lo stato della parodontite suddividendolo tra: iniziale, statico o diffuso.
La parodontite cronica si viene a formare durante gli anni e può intaccare uno, più, o tutti i denti. La causa di questo tipo di parodontite possono essere il fumo, l'età, l'utilizzo di alcuni medicinali o semplicemente un fattore genetico.
La parodontite aggressiva si presenta più spesso negli individui giovani. La causa principale di questo tipo di parodontite sono i batteri che possono essere eliminati solo attraverso una profonda igiene del tartato facendo uso allo stesso tempo di antibiotici e antisettici e controlli periodici.
Come prevenire o evitare la diffusione della parondontite?
Eseguire una corretta igiene orale e visite periodiche dal dentista per evitare la formazione della placca e del tartaro è l'unico modo per evitare la diffusione della parodontite. Le malattie che favoriscono la formazione della parondontite dovrebbero essere curate e tenute sotto controllo. I fumatori invece dovrebbero provare a smettere di fumare.
La prevenzione implica controlli e sedute di igiene regolari almeno due volte all'anno. Durante le sedute è raccomandato effettuare un'igiene profonda e una ortopanoramica di controllo.
I sintomi della parodontite sono alito cattivo, sanguinamento delle gengive, pus, denti poco stabili, gonfiore o arrossamento delle gengive.
Terapia
La presenza della malattia e il suo conseguente stato è facilmente identificabile dalla prima visita e da una semplice ortopanoramica. Può essere possibile identificare una persona affetta da parodontite anche solo attraverso l'analisi dei sintomi che presenta (come per esempio il colore delle gengive, l’alitosi o lo stato dei denti).
L'obiettivo primario della terapia è effettuare una approfondita igiene orale con la conseguente eliminazione dei batteri nel cavo orale per cercare di fermare la diffusione della stessa. Alcune volte è persino necessario sostituire vecchi lavori protesici se sono già stati compromessi dalla malattia. Il tartaro viene eliminato con un apparecchio (ablatore) che permette una pulizia profonda delle sacche parodontali. Per i pazienti affetti da uno stadio avanzato di parodontite è necessario completare la terapia con una cura antibiotica per fermare l'infiammazione e il proliferare di batteri nel cavo orale.
NOTA BENE:
Per pazienti in terapia è molto importante seguire le indicazioni del dottore ed effettuare visite periodiche per assicurarsi che la parodontite non peggiori.
È molto importante essere consapevoli che la parodontite non può essere curata. Una volta diagnosticata, il paziente ne sarà affetto per tutta la vita. Per rallentare e tenere sotto controllo la diffusione di questa malattia, è di fondamentale importanza accordare un piano di cura con uno specialista ed effettuare controlli periodici.