Carie. Un problema da donne?
Non bastavano i dolori del parto, i fatidici 5 giorni al mese e le frustranti diete, anche i dentisti hanno cattive notizie per le signore.
Il benessere fisico di tutto il corpo passa anche attraverso una bocca sana e curata. La salute dei denti e della bocca contribuiscono al nostro benessere psico fisico. Un buono stato di salute della cavità orale ci consente innanzitutto di avere una corretta alimentazione ma anche, non meno importante, di comunicare e socializzare senza difficoltà e disagio. Non sempre poniamo il giusto riguardo alla salute dei nostri denti, i quali sono continuamente minacciati da pericoli che possono indurre vere e proprie patologie della bocca come carie, gengiviti o addirittura gravi parodontiti. Le patologie della bocca oltre a provocare problemi che colpiscono la cavità orale, possono avere indirettamente delle correlazioni con alcuni processi patologici generali.
La placca batterica è sicuramente il più feroce nemico per la salute del cavo orale.
Si accumula sulla superficie dei denti e, se non contrastata determina nel tempo la formazione di tartaro, gengiviti e carie.
La carie dentale ha inizio quando lo smalto dei denti viene demineralizzato formando delle piccole lesioni e, se non curata in tempo, la carie riesce ad estendersi in profondità, invadere la polpa dentale producendo cavità sempre più ampie che possono provocare forte dolore, sensazione di caldo/freddo e addirittura la perdita del dente stesso.
L'igiene orale è la principale arma che abbiamo a disposizione per combattere la placca. La migliore azione preventiva per interrompere il processo di formazione della placca, che ha inizio ogni qual volta si assume cibo e, sicuramente, quella di attuare pratiche di igiene orale. Lavare i denti almeno tre volte al giorno, dopo i pasti principali, evitando pasti intermedi qualora non vi sia la possibilità di usare lo spazzolino nell’immediato.
Pulirsi regolarmente e correttamente i denti ogni giorno è l'unico modo per mantenere la bocca in buona salute. I denti andrebbero lavati dopo ogni pasto: con lo spazzolamento dei denti, si asporta la placca batterica, responsabile dell'insorgere della carie.
La pulizia dei denti prima di coricarsi alla sera è uno dei capisaldi dell'igiene orale: durante la notte, infatti, la riduzione della secrezione salivare e dei movimenti di guance e lingua favoriscono lo sviluppo dei batteri e l'accumulo della placca.
La prevenzione richiede non solo un'applicazione costante, ma anche strumenti adeguati: spazzolino, dentifricio, filo interdentale e collutorio.
Gli strumenti per l'igiene orale disponibili in commercio sono molteplici ma non tutti hanno la stessa importanza; inoltre, la loro efficacia è subordinata ad un uso corretto.
STRUMENTI PER L'IGIENE ORALE:
1) LO SPAZZOLINO
È lo strumento più importante per la prevenzione della carie, perché rimuove in modo meccanico i residui di cibo e la placca batterica. Per essere efficace deve avere caratteristiche ben specifiche: innanzitutto, il manico diritto, una testina poco ingombrante per raggiungere facilmente ogni parte della bocca, e ciuffi ben distinti di setole artificiali abbastanza morbide e arrotondate in punta. Le setole devono essere integre, di pari lunghezza e perfettamente dritte. Non appena perde queste caratteristiche, e comunque non oltre i due-tre mesi, lo spazzolino va cambiato. Con l'uso, infatti, si consuma e si deforma
E’ molto importante che i movimenti coinvolgano l’intero arco dentale superiore ed inferiore, avendo cura di passare lo spazzolino anche nelle arcate interne e negli spazi interdentali.
Bisogna spazzolare anche la lingua per eliminare batteri e migliorare l’igiene della bocca, con effetti benefici anche sull’alitosi.
La tecnica di spazzolamento è molto importante. Si inizia con lo spazzolino asciutto e senza dentifricio. I denti superiori si spazzolano uno o due per volta con movimenti dall'alto verso il basso, quelli inferiori dal basso verso l'alto, facendo entrare delicatamente le setole nel solco gengivale. Tutti i denti devono essere puliti accuratamente, comprese le superfici interne, fino a eliminare qualsiasi traccia percepibile di placca.
Completata la spazzolatura a secco, anche della lingua, si usa il dentifricio, utile per la sua azione detergente, disinfettante e deodorante e per l'apporto di fluoro.
Attorcigliando le due estremità alle dita delle due mani, il filo va inserito tra un dente e l'altro. Superato il punto di contatto tra i denti, con movimento controllato per non ferire la gengiva, si posiziona delicatamente il filo nel solco gengivale a formare una C che ''abbraccia'' il dente, facendolo poi scorrere verso la superficie masticante (dall'alto al basso per l'arcata superiore e dal basso all'alto per l'arcata inferiore). Vanno deterse entrambe le superfici dei denti a contatto e la manovra si esegue in tutti gli spazi interdentali, utilizzando sempre una porzione di filo pulita
Va utilizzato dopo e a completamento dell'azione meccanica di spazzolamento. Per le sue proprietà detergenti favorisce l'asportazione dell'eventuale placca residua e svolge un effetto deodorante.
L'introduzione sul mercato dei dentifrici a base di fluoro è stato un passo fondamentale nella lotta alla carie. Il fluoro si fissa allo smalto dei denti rendendolo più duro e più resistente alla carie e deve perciò entrare nella composizione di ogni buon dentifricio. L'azione del fluoro è più efficace se i denti sono già puliti, per questo si suggerisce di usare il dentifricio dopo averli spazzolati.
La pulizia frequente e accurata con un normale spazzolino è più efficace di uno spazzolamento scorretto con un dentifricio speciale. La maggior parte di noi non ha bisogno di dentifrici speciali, basta che contengano fluoro.
2) FILO INTERDENTALE
Lo spazzolino e, sicuramente indicato come lo strumento d'elezione, tuttavia se si considera l'anatomia dei denti ed il loro allineamento nelle arcate dentarie e facilmente comprensibile che il solo spazzolamento seppur eseguito correttamente e con tecniche adeguate non sia sufficiente a rimuovere totalmente la placca batterica.
Ogni dente ha anatomicamente cinque facce, lo spazzolino ne raggiunge agevolmente solo tre: la superficie vestibolare, quella palatale e quella linguale.
Lo spazio interprossimale, cioè fra dente e dente, ed il solco gengivale, cioè lo spazio tra dente e gengiva, verranno detersi solo in parte senza l'impiego di presidi specifici quali: il filo interdentale. In commercio ne sono presenti svariati, differenti per conformazione e spessore, tutti validi a seconda delle necessita' del singolo.
Ognuno deve effettuare un'igiene domiciliare che sia quanto più mirata e personalizzata possibile.
Quindi una sufficiente igiene orale si raggiunge andando a rimuovere la placca in modo efficace, con lo spazzolino almeno due volte al giorno, mentre l'utilizzo del filo interdentale e indicato almeno una volta al giorno e comunque sempre la sera.
3) COLLUTTORI
Gli sciacqui, di qualsiasi natura siano, non rimuovono la placca batterica e perciò non sostituiscono lo spazzolino o il filo interdentale. Quelli che contengono sostanze antiplacca o fluoro vanno considerati prodotti ausiliari che possono essere impiegati dopo essersi lavati i denti (non ''anziché lavarsi i denti''). Essendo liquidi, infatti, possono raggiungere zone non ben spazzolate e completano l'igiene orale. Altri sono semplici rinfrescanti per l'alito. I collutori a base di clorexidina si usano solo dopo un intervento odontoiatrico o in caso di infezioni, e per periodi limitati di tempo. L'uso continuato provoca l'ingiallimento dei denti e delle protesi entro poche settimane.